Il Magnesio è un microelemento fondamentale per la salute ed il benessere dell’organismo.
Si trova in abbondanza nei terreni alcalini, nei mari, negli oceani e anche in alcune sorgenti di acque minerali.
Si tratta infatti di un minerale molto diffuso in natura, ma quasi mai allo stato puro: lo si ritrova sempre sotto forma di sali composti, cioè abbinato ad altri elementi chimici come il carbonio, lo zolfo, il silicio e il cloro.
Il Magnesio è anche uno degli elementi chimici più abbondanti nel corpo umano; in uomo adulto di riferimento (peso ed altezza nella media) ne sono presenti circa 25/30 grammi, per la maggior parte concentrati nelle ossa (circa il 60%); il 27% si trova nelle fibre muscolari e la parte rimanente nei tessuti, nei liquidi organici e nel plasma sanguigno.
È un elemento necessario per più di 300 reazioni biochimiche umane, pertanto è indispensabile per lo svolgimento di diverse funzioni.
Ad esempio:
- Contribuisce a mantenere la normale funzionalità muscolare e nervosa
- Normalizza la pressione arteriosa
- Regola il battito cardiaco
- Allevia le manifestazioni dolorose a livello muscolare
- Regola la glicemia
- Rinforza il sistema immunitario
- Attenua i dolori dovute alle contrazioni uterine nel periodo
- Partecipa al metabolismo dell’energia
- Rafforza il tessuto osseo
Dove si trova il magnesio?
Le verdure a foglia verde scuro, come gli spinaci, sono una buona fonte di magnesio; esso infatti è uno dei costituenti principali della molecola della clorofilla (la sostanza che dà alle verdure il colore verde) contiene questo minerale.
Anche alcuni legumi (fagioli e piselli) e alcuni tipi di frutta a guscio ne contengono quantità apprezzabili. Tuttavia nei vegetali sono presenti anche composti come i fitati che si legano ad alcuni minerali (tra cui il magnesio) ostacolandone poi l’assorbimento a livello intestinale.
Qualora una normale alimentazione, varia, sana ed equilbirata, non consenta il sufficiente apporto di questo minerale, può essere opportuno consultare il proprio medico curante o uno specialista per valutare un’integrazione.
Tra le forme in cui il magnesio può essere introdotto all’interno dell’organismo umano, quella maggiormente apprezzabile è quella in cui è legato allo ione cloruro.
È disponibile in diverse formulazioni:
Magnesio Cloruro in polvere, comodo e pratico da sciogliere in acqua per chi ha difficoltà ad assumere pillole o compresse; Magnesio Cloruro Alkavita Mag in Compresse, arricchito con vitamina B6 che ne assicura una migliore assimilazione; Magnesio Cloruro Dermico, ottimo per le applicazioni topiche contro le dolenzie muscolari ed articolari localizzate.
Magnesio & Potassio
Magnesio e potassio sono entrambi importanti minerali alcalini, che spesso vengono associati.
L’abbinamento di Magnesio Cloruro e Potassio in particolare può essere utile per:
- Favorire l’alcalinizzazione del corpo in presenza di uno squilibrio acido-basico
- Normalizzare la contrazione muscolare, specie quella cardiaca, e la trasmissione degli impulsi nervosi prevenendo la comparsa di crampi muscolari, specialmente notturni
- Velocizzare il recupero in tutti i casi in cui si verifica un aumento della sudorazione, ad esempio intenso sforzo fisico ed attività a temperature elevate, con conseguente perdita di un’elevata quantità di sali minerali.
- Prevenire l’ipertensione, specie in caso di utilizzo eccessivo di sale
- Donare energia e vitalità in caso di stanchezza.
Molti soggetti disidratati o sotto l’effetto di diuretici soffrono contemporaneamente di carenze di magnesio e potassio.
Si tratta di minerali che normalmente si accumulano a livello intracellulare, pertanto quando se ne rileva un calo nel sangue si è in presenza di un segnale tardivo di carenza.
Quali sono però le proprietà del Potassio?
- Regola l’equilibrio idro-salino a livello cellulare
- Controlla il rilascio dei secreti da parte delle cellule endocrine e delle ghiandole esocrine
- Contribuisce alla regolazione della pressione arteriosa
- Aiuta a favorire il rilassamento
Si capisce quindi facilmente come la carenza di questo microelemento possa portare a diverse conseguenze negative per l’organismo e quanto sia importante assicurarsene un rifornimento adeguato.
Il potassio è presente in diversi cibi; gli alimenti che ne sono maggiormente ricchi sono i legumi secchi, la frutta secca a guscio (mandorle, noci, nocciole, pistacchi), il cacao, la conserva di pomodoro, i cereali integrali e alcuni frutti, primi tra tutti uva e banane.
Per chi non riesce ad assumere i quantitativi adeguati di potassio tramite la dieta, esistono in commercio moltissimi integratori validi per una supplementazione, sempre previa consultazione con il proprio medico o con un esperto; tra i tanti disponibili è presente anche Alkavita Gocce, un prodotto dalla formulazione liquida a base di puro potassio in grado anche di migliorare la qualità del sonno e il fisiologico rilassamento dell’organismo.
Magnesio & Cuore
Il magnesio è un minerale particolarmente indicato per prevenire e coadiuvare il trattamento dei disturbi cardiaci, rivelandosi la giusta risposta per molte delle persone afflitte da tali problematiche.
Tra le tante ricerche che attestano il ruolo cardioprotettivo del magnesio vi è anche uno studio, apparso sull’American Journal of Clinical Nutrition, che dimostra che alte concentrazioni di questo minerale nel sangue si associano a una riduzione del rischio cardiovascolare e che l’apporto di 250 milligrammi giornalieri di magnesio può aiutare a contrastare malattie coronariche causate da un insufficiente afflusso di sangue al cuore.
❤️ Vasodilata
Tra le più importanti azioni del magnesio vi è l’effetto vaso-dilatante: ciò si rivela utile per ridurre l’impatto di un eventuale infarto ed ostruzione delle arterie. Il magnesio inibisce il rilascio di trombossano, molecola che stimola l’aggregazione piastrinica e che può aumentare quindi il rischio di trombosi.
❤️ Regolarizza la pressione
Esplica un’azione protettiva sull’endotelio, la superficie che riveste internamente i vasi sanguigni, preservando l’elasticità delle arterie e contribuendo a mantenere entro i giusti limiti la pressione sanguigna. I valori della pressione arteriosa tendono infatti ad aumentare quando il lume delle arterie si restringe e i vasi perdono flessibilità.
❤️ Riduce il rischio di ictus e infarto
Per meccanismi non ancora del tutto chiariti ma verosimilmente connessi anche alla sua azione antipertensiva, il magnesio contribuisce a ridurre il rischio di infarto e ictus. L’efficacia protettiva del magnesio in questo senso è probabilmente dovuta anche alla sua azione sedativa sul sistema nervoso centrale e alla sua capacità di bilanciare i livelli ematici di calcio.
❤️ Calma le palpitazioni
Un’integrazione di magnesio aiuta a contrastare tachicardia e palpitazioni: da un lato questo minerale interviene regolando la contrazione del muscolo cardiaco, dall’altro tende a placare ansia e stress, che in tanti casi si manifestano a livello fisico attraverso l’aumento dei battiti cardiaci.
Magnesio, Calcio & Vitamina D
È ormai assodato che l’alimentazione attuale sia povera di magnesio, a causa dello scarso consumo abituale di frutta, verdura e cereali integrali.
Di contro, gli alimenti arricchiti con calcio, quali latte, cereali e formaggi sono i più promossi, consigliati e pubblicizzati. Questo rappresenta un grande errore, poiché il calcio in eccesso può diventare dannoso per l’organismo nel caso in cui le scorte di magnesio siano scarse.
Magnesio e calcio operano infatti in sinergia per controllare la contrazione e il rilascio dei muscoli.
In caso di carenza di magnesio, alla sua espulsione dalle cellule si associa l’ingresso del calcio, noto attivatore della contrazione muscolare. Si può verificare di conseguenza un aumento della contrazione a livello della muscolatura scheletrica e viscerale. Da questa condizione derivano crampi muscolari, dolori addominali e premestruali. Un rapporto corretto tra magnesio e calcio è la premessa per evitare situazioni di questo tipo, ma non solo.
Un eccessivo deposito di calcio può riguardare qualsiasi parte del corpo. Nelle ossa e nelle articolazioni dà origine ad un tipo di artrosi definita “calcificante”; ll magnesio raccoglie il calcio dai posti in cui non dovrebbe trovarsi e lo fissa nelle ossa e nei denti; inoltre ne incrementa la solubilità nelle urine, prevenendo così la formazione di calcoli renali.
Ciò potrebbe spingere alcuni ad evitare di consumare alimenti o prodotti contenenti tale minerale, ma ciò è vivamente sconsigliato. Se assunto in quantità corrette in modo da non squilibrare il rapporto con il magnesio, i vantaggi che si possono ottenere sono molteplici.
Perché il calcio associato al magnesio è importante?
- Sono entrambi minerali alcalini: pertanto agiscono contro l’acidosi, per agevolare il ripristino ed il mantenimento del fisiologico equilibrio acido-base.
- L’integrazione di calcio e magnesio può risultare utile in caso di crampi muscolari causati da un’intensa attività fisica.
- L’associazione di calcio e magnesio previene le fratture ossee e aiuta nella guarigione di queste ultime. Si è rivelato prezioso per ridurre il rischio di fratture dell’anca in persone anziane.
- Insieme aiutano a prevenire l’osteoporosi: il magnesio regola il metabolismo del calcio e gli ormoni responsabili della sua regolazione, promuovendo il deposito di calcio a livello osseo; un aiuto quindi particolarmente prezioso per le donne oltre i 50 anni, in cui inizia a verificarsi una progressiva diminuzione di densità ossea.
Esistono diversi prodotti contenenti magnesio e calcio, in sinergia o singolarmente. Per un’azione più efficace e un metodo di assunzione personalizzato a seconda delle necessità, sono disponibili Alkavita Calcio Mix Super Gastro e Magnesio Cloruro Alkavita Mag. Entrambi sono due integratori che oltre alla funzione specifica del loro ingrediente principale, assolvono anche a quella di riequilibrare il pH dei liquidi corporei, che spesso risulta sbilanciato in caso di carenze minerali.
E la Vitamina D?
Quando si parla dell’associazione magnesio-calcio, non si può evitare di sottolineare anche l’importanza della vitamina D. Questa è una vitamina liposolubile che si presenta sotto due forme: l’ergocalciferolo, che viene assunto con il cibo (in quantità minime), e il colecalciferolo, che viene sintetizzato dal nostro organismo a livello della pelle quando questa è esposta ai raggi solari.
Si tratta di un importante un regolatore del metabolismo del calcio e per questo è utile nel processo di calcificazione delle ossa e nel mantenimento dei normali livelli di calcio e fosforo nel sangue.
Oltre a queste però è implicata in molte altre funzioni:
• Aiuta l’assimilazione e il corretto fissaggio del calcio a livello di ossa e denti.
• Stimola la produzione di endorfine, rivelandosi un aiuto contro malumore e depressione
• Attenua lo stimolo della fame, in quanto favorisce la produzione di leptina, ormone della sazietà e regolatore del metabolismo lipidico
• Aiuta ad alleviare le manifestazioni della psoriasi
• Contrasta i problemi cardiovascolari.
• Rinforza il sistema immunitario, riducendo le infiammazioni e prevenendo le infezioni
• Concorre a prevenire problemi cardiovascolari
È bene ricordare che la sintesi di vitamina D endogena, a livello della pelle, si verifica solo nei casi in cui questa sia esposta al sole. Tuttavia per avere una produzione efficiente di vitamina D a livello cutaneo ci si deve esporre per almeno 30 minuti al giorno e con un’intensità che deve dare arrossamento della cute.
Questo ovviamente non va d’accordo con quanto consigliato da molti dermatologi, soprattutto se si considera che è necessario farlo senza applicare protezioni sulla pelle, in quanto i filtri solari impediscono la sintesi della vitamina in questione.
Pertanto sarebbe meglio esporsi nelle ore centrali della mattina, evitando le prime ore del pomeriggio, per almeno una settimana. L’esposizione non è sufficiente solo al volto o alle mani, ma deve comprendere anche il tronco e gli arti, per poter avere un apporto di vitamina D adeguato.
La capacità di sintesi, inoltre, si riduce molto con l’età: l’anziano ha una capacità che è 7 volte inferiore di quella del giovane adulto.
Proprio a causa della difficoltà di un apporto sufficiente di vitamina D solo con la dieta o solo tramite sintesi cutanea, ove si verifichi necessità è consigliabile intervenire con una supplementazione.
La vitamina D è oggi disponibile in vari formati, a seconda del tipo di posologia preferita da ogni soggetto. Tra i più comodi, figura anche la Vitamina D3 Spray.
Sintomi di carenza
Diagnosticare una carenza di magnesio non è una cosa così semplice, infatti gli ioni di questo minerale si collocano soprattutto all’interno delle cellule ed è quindi probabile che la misurazione del magnesio presente nel circolo sanguigno (ciò che viene normalmente misurato) risulti nella norma anche se, in realtà, il paziente soffre di una carenza di magnesio intracellulare.
È quindi necessario prestare particolare attenzione alla sintomatologia per capire se il fabbisogno di magnesio sia soddisfatto o meno e affidarsi sempre al consiglio del proprio medico curante o di un esperto.
Le cause
Oggi oltre il 70% delle persone manifesta carenze di questo minerale, in quanto la moderna alimentazione ne è sempre più povera a causa di un’agricoltura intensiva e della raffinazione dei cereali. Ma quella alimentare non è l’unica causa. Tendenzialmente la carenza di magnesio si può ricondurre a diversi fattori:
Ridotto assorbimento:
dovuto ad un’alimentazione povera di verdura, frutta e cereali integrali, a particolari condizioni fisiologiche (come gravidanza, allattamento, età dello sviluppo o periodo premestruale) o a patologie croniche a livello intestinale.
I disturbi gastrointestinali che causano problemi di assorbimento, come il morbo di Crohn ad esempio, possono limitare la capacità dell’organismo di assorbire il minerale. Questi disturbi possono impoverire le scorte di magnesio nell’organismo e provocarne la carenza.
Eccessiva espulsione:
dovuta ad uno sforzo fisico intenso (chi svolge attività sportiva a livello dilettantistico o agonistico va frequentemente incontro ad una perdita di minerali e quindi anche di magnesio attraverso il sudore), a stress o a particolari condizioni.
Normalmente i reni sono in grado di limitare l’eliminazione del magnesio; può tuttavia verificarsi come effetto collaterale di alcuni farmaci, oppure nei casi di diabete scarsamente controllato o ancora per abuso di alcool, un’eccessiva perdita di magnesio con le urine.
I Sintomi più comuni:
- stanchezza fisica e mentale
- astenia
- difficoltà di concentrazione
- irritabilità
- nervosismo
- ansia
- disturbi del sonno (difficolta ad addormentarsi o frequenti risvegli notturni)
- debolezza muscolare e crampi
La carenza grave di magnesio può essere associata a livelli insufficienti di calcio (ipocalcemia) e di potassio (ipokaliemia) nel sangue.
Molti di questi sintomi sono aspecifici e possono essere causati da molti altri disturbi. È quindi importante far valutare i sintomi ed i problemi da un medico, che sarà in grado di fornirvi i consigli più adatti alle vostre esigenze.
Un po’ di storia
La scoperta delle virtù preventive e curative del Magnesio Coruro è dovuta al professore e anatomista francese Pierre Delbet (1861-1957). Durante la Prima Guerra Mondiale, egli era alla ricerca di una soluzione che gli permettesse di pulire le ferite dei soldati ma che non danneggiasse i tessuti circostanti come facevano gli altri antisettici dell’epoca.
Durante la Prima Guerra Mondiale, egli era alla ricerca di una soluzione che gli permettesse di pulire le ferite dei soldati ma che non danneggiasse i tessuti circostanti come facevano gli altri antisettici dell’epoca.
Fu così che, accidentalmente, scoprì che una soluzione al 12,1% di magnesio cloruro iniettata nel sistema circolatorio aveva una forte azione citofilattica, ovvero di rafforzamento dei globuli bianchi nella loro capacità di contrastare i batteri patogeni. I soggetti da lui trattati con questa tecnica inoltre manifestavano una maggior energia e resistenza alla fatica, senza avere effetti collaterali.
La Grande Guerra gli offrì un’occasione irripetibile per fare esperimenti e il 6 ed il 7 settembre 1915 presentò all’Académie des Sciences i risultati delle sue ricerche, dove illustrò nel dettaglio il ruolo antisettico svolto dal cloruro di magnesio.
L’obiettivo di Delbet era quello di individuare e arrivare alla produzione di massa di una sostanza che favorisse la fagocitosi, ossia la capacità naturale delle cellule di eliminare tutti gli elementi nutrienti nocivi. E così arrivò al composto che chiamò “Delbiase”, con il quale per la prima volta fu possibile curare un’infezione senza l’utilizzo di antibatterici ma semplicemente sfruttando le naturali difese del corpo umano potenziate.
Le ricerche di Delbet furono in seguito riprese dal suo allievo Auguste Neveu, che ampliò l’ambito di applicazione del cloruro di magnesio sperimentandolo anche contro la difterite e la poliomielite. I risultati furono sorprendenti: il 100% di successo in caso di profilassi tempestiva e la guarigione in tempi rapidi (due-tre giorni dall’inizio della cura).
Ad oggi nella medicina alternativa viene molto utilizzato: il suo consumo è infatti consigliato in tutti i casi in cui si manifesti stanchezza o debilitazione, per recuperare energia ma non solo.
Le moderne tecniche di analisi hanno confermato che a rendere preferibile il sale di cloruro rispetto ad altre forme di magnesio è il suo impressionante tasso di assorbimento. L’Organismo è così in grado di utilizzarlo per il benessere del sistema nervoso, dell’apparato scheletrico, della muscolatura e di numerosissime funzioni vitali.